A spaventare, il weekend di Halloween, non sono stati ragni, streghe o coltelli, ma l’uomo e il bosco. Nemici giurati o alleati? Questa, forse, è una domanda al quale non si può rispondere, normalmente diremmo “dipende”. Si ma, dipende da cosa? Forse è meglio dire dipende da chi! Dipende da noi. Non è stata una fuga alla into the wild, ma una 3 giorni di confronto, lavoro e conoscenza. Da Milano, un bel gruppo, qualcuno da Brescia, altri da Lonato, Firenze, Germania tutti con destinazione Casa Amici della Natura a Saviore dell’Adamello, per l’incontro GIAN-Gio’. La casa, come sempre un gioiello, è stato luogo confortevole dove vivere insieme questo evento all’insegna dell’attivismo vero il tema sul piatto. Esperienze diverse, culture differenti, lavoro, studio, associazionismo, un gruppo eterogeneo di persone in ricerca.
Lo spunto per organizzare a Saviore l’incontro quest’anno ce lo offre proprio il bosco, l’Adamello, che come molte altre zone, è stata una delle aree colpite dal forte vento che lo scorso ottobre ha letteralmente devastato migliaia di piante. Toccare con mano e vedere con i propri occhi la situazione nelle quali molte valli sono ha un sapore diverso dal leggere un trafiletto su un quotidiano e, sebbene il profumo di legna e resina dopo un anno stia quasi svanendo, basta procedere per un sentiero per capire quanto profonda sia stata questa ferita. Credo che la giornata di sabato sia stata la metafora di questo incontro. Nonostante il tempo poco generoso, il gruppo si è mosso verso la montagna per riaprire un sentiero, con asce, motoseghe, ci siamo aperti una strada seppur per un piccolo tratto riportando alla luce la vecchia traccia del sentiero che porta alla sorgente dell’orso. Sporcarsi le mani, vivere a contatto con la natura in modo rispettoso, cercare una rotta, un sentiero da condividere sono stati i temi caldi poi ripresi anche la sera nelle attività.
Non sono mancate le attivita’ di gruppo e le presentazioni delle organizzazioni ombrello degli Amici della Natura, le cene e i pranzi cucinati insieme, la zuppa di zucca la notte del 31 ottobre, le risate e gli story-telling. Un altro momento bellissimo di questo Quinto Incontro Nazionale e’ stato quello del creare, sotto la guida di Italo, gli acchiappasogni: un lavoro a prima vista parecchio difficile, che pero’ poi si e’ rivelato di essere molto coinvolgente e divertente.
Anche se abbiamo convissuto insieme per solo 4 giorni, tra i partecipanti si e’ creata un’atmosfera tale da non voler chiudere cosi’ presto il nostro incontro. Vorremmo ringraziare tutte le persone presenti durante quei giorni, e in particolare Italo, per la sua disponibilita’, ospitalita’ e saggezza.
Marco e Sara