Il 17 settembre la federazione italiana “Amici della Natura” si è unita alle celebrazioni di tutto il movimento Naturfreunde per la propria fondazione, avvenuta a Vienna nel 1895, con un evento nazionale organizzato a Volterra.
“Acqua, un bene prezioso …da difendere” è il nome della conferenza organizzata presso le Logge di palazzo pretorio a cui, oltre alla stessa amministrazione comunale rappresentata dall’assessore all’ambiente Davide Bettini, hanno dato il loro contributo anche 5 sezioni degli Amici della Natura italiani.
Di seguito gli interventi della Conferenza:
“Contratto di fiume Cecina” è stata la presentazione congiunta da parte dell’amministrazione locale e della sezione di Volterra che ha messo in evidenza il lavoro svolto da un tavolo tecnico aperto a tutte le realtà locali volto a regolamentare lo sfruttamento delle acque del fiume Cecina nell’ottica della preservazione dell’ecosistema fluviale che punta a dar vita a un parco fluviale regionale e a vie di scorrimento lento dell’acqua. La chiave di questa esperienza è comprendere la complessità dei sistemi (naturale, agricolo, industriale, turistico etc etc ) che il fiume tiene legati tra loro puntando a renderli più resilienti e più reattivi ai cambiamenti climatici.
“Progetto Burkina” è stata la presentazione della sezione Gran Pino di Cecina (LI) che ha riassunto un progetto giunto alla terza edizione; nato nel 2016 con l’obiettivo di realizzare un pozzo di approvvigionamento idrico nel villaggio di Bangagou (in Burkina Faso) per contrastare la crescente desertificazione dovuta ai cambiamenti climatici ci si è presto resi conto che tale opera, realizzata nel 2018, non bastava al raggiungimento dell’autosufficienza idrica da cui l’esigenza di prolungare il progetto per la realizzazione di un secondo pozzo nel 2020. La garanzia di accesso all’acqua potabile ha cambiato positivamente abitudini e prospettive del villaggio che non deve più sottoporsi ad estenuanti ricerche notturne dell’acqua ma può puntare a migliorare il servizio scolastico attraverso la terza trance di progetto per la realizzazione di una struttura scolastica e un orto a supporto della mensa e che ha portato anche alla fondazione di un gruppo locale degli Amici della Natura.
Il “maxi-depuratore del Garda” è la presentazione fatta dalla sezione Ledro Inselberg (TN) che tratta della protesta che ha avuto ufficialmente inizio con il presidio 9 agosto 2021; presidio autorizzato, formato da comitati spontanei di cittadini e tuttora in corso. L’oggetto della protesta è la decisione del commissario straordinario di Brescia in merito alla realizzazione di un nuovo sistema di 2 depuratori sulla sponda bresciana del Lago di Garda che rilasceranno l’acqua depurata nel fiume Chiese che appartiene a un sistema idrico differente. La mescolanza di acque provenienti da bacini idrici differenti è vietata dalla direttiva europea del quadro acque e va contro la volontà espressa dalle rappresentanze dei territori nel consiglio provinciale bresciano (mozione Sarnico) secondo cui i depuratori consortili vanno realizzati nei territori dei comuni afferenti.
“Per l’acqua che scorre” è la presentazione fatta congiuntamente dalla sezione di Saviore dell’Adamello (BS) e Val di Scalve (BG) contro la proliferazione incontrollata delle mini-centrali idroelettriche sui torrenti e fiumi della Val Camonica e Val di scalve dove, grazie anche alla complicità di amministrazioni comunali compiacenti, vengono rilasciati troppo facilmente permessi per la realizzazione dei suddetti
impianti che non tengono conto del DMV (Decorso Minimo Vitale) ovvero del minimo quantitativo d’acqua necessario a garantire la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale.
Emblematico è l’esempio del torrente Dezzo che, a causa della proliferazione di tali impianti, in un tratto di 25km l’acqua risulta libera di scorrere per solo 1 km. Va inoltre considerato che un eccessiva presenza di impianti di sbarramento costituisce un problema non solo per la fauna ittica ma anche per lo scorrimento dei sedimenti con ripercussioni sugli ecosistemi costieri
Alla conferenza ha fatto seguito una serata conviviale con tutti i presenti.
Chi si è fermato a dormire ha potuto usufruire dell’ospitalità della casa Gran Pino a Cecina con una domenica mattina in libertà al mare.