“ACQUA, bene comune”: esito concorso

Lo scorso 5 agosto si è riunita la giuria designata per l’assegnazione dei premi del secondo concorso nazionale indetto dalla Federazione Gruppo Italiano Amici della Natura ed organizzato dalla sezione G.I.A.N. di Volterra dal titolo “Acqua un bene prezioso”
Il concorso era aperto a tutti i cittadini italiani di età superiore ai 14 anni e prevedeva due sezioni, una per il Bianco e Nero ed una per il Colore. Tra tutte le foto pervenute si sarebbero dovuti scegliere tre vincitori per ogni sezione, un vincitore per la migliore interpretazione del tema ed un vincitore per la categoria giovani tra 14 e 20 anni.
Fin dalla composizione della giuria, composta da sette membri, si è cercato di privilegiare non tanto l’aspetto tecnico delle foto, quanto piuttosto il messaggio in esse contenuto. A presiedere la commissione è stato chiamato Damiano Dainelli, un fotografo professionista di consumata esperienza da sempre legato al G.I.A.N. mentre per gli altri membri si è scelto un fotoamatore (Mauro Fanfani) , un artista graffitista creativo ( Nico Bruchi) l’assessore alla cultura del comune di Volterra ( Dario Danti) , un docente presso il liceo artistico di Volterra ( Gianni Gronchi ) ed un web-designer ( Marco Loretelli).

Fatta una prima scrematura dei lavori pervenuti, si è giunti alla identificazione di una ventina di opere ritenute particolarmente interessanti. Su queste è stato pressoché unanime il giudizio che ha visto premiata la foto di Giorgio Paparella dal titolo “Risaie Allagate” quale migliore interpretazione del tema e migliore foto della sezione colore. A tutti è apparso inequivocabile il messaggio contenuto nella foto scattata in Estremo Oriente che ritrae una vasta risaia ricoperta dalle acque in cui si distingue una piccolissima figura umana che oltre a dare una dimensione spaziale del luogo induce anche ad una riflessione su quanto – per quelle popolazioni – l’acqua sia di primaria importanza per l’ottenimento di una delle principali forme di sostentamento. Sotto l’aspetto tecnico la foto appare ben bilanciata, con una delicatissima gradazione cromatica accentuata ancor di più dalla luce che – quasi ad impreziosirla- si sprigiona dalle acque.


Nella sezione Bianconero la scelta è caduta sul lavoro presentato da Pietro Cavallo – che con un’altra foto sempre in bianco e nero è risultato vincitore anche della sezione Giovani – in cui si osserva un giovane colto mentre si accuccia verso le acque di un lago, forse per dissetarsi, ma che invece sembra volerle baciare. Un gesto simbolico che richiama alla mente il rispetto che tutti noi dobbiamo verso i beni che madre natura ci offre. La foto è ben contrastata con una eccellente nitidezza ed una grande profondità di campo grazie alle quali siamo letteralmente accompagnati dentro l’immagine.
Sempre dello stesso autore è la foto vincitrice del premio Giovani. A conferma di quanto detto in precedenza, tecnicamente non si tratta di uno scatto ben fatto: le tonalità dei grigi sono infatti piuttosto piatte e a scelta della messa a fuoco appare quanto meno discutibile, tuttavia, la goccia d’acqua che viene tenuta con cura ed attenzione su questa mano “vissuta “ben rappresenta la preziosità di questo piccolo frammento di un bene infinitamente più grande.

Nella sezione colore al secondo posto si è classificata la foto dal titolo “razionamento” scattata da Roberto Fiorini, iscritto alla sezione G.I.A.N. di Volterra. Viene rappresentata una cannella da cui cade una goccia che si stacca da un filo sottilissimo. Il messaggio è duplice: da un lato la riflessione sui disagi causati dalla scarsità d’acqua in un periodo come questo in cui soffriamo per i problemi di siccità e d’altro l’invito ad evitare sprechi dovuti a noncuranza o incuria, come nel caso delle perdite lungo le nostre vecchie reti idriche.


Terza classificata, sempre nella sezione Colore, ritroviamo il nome di Giorgio Paparella – autentico dominatore di questa edizione – che si piazza anche al secondo e terzo posto della sezione Bianconero. La foto premiata per il colore è “Acqua fonte di vita” dove un pescatore compie il gesto di gettare le reti che sia prono a ventaglio fino ad abbracciare buona parte della foto. L’uomo è in piedi su una piccola imbarcazione in un equilibrio precario, un po’ come la sua stessa esistenza che tanto dipende dalla generosità con cui le acque in cui immerge le sue reti sapranno restituire cibo a sufficienza.


Le altre due foto della sezione Bianconero sono “al servizio dell’uomo” classificata seconda e “gesti” classificata terza. La prima presenta un pendio di montagna irrigato da diverse pompe : colpisce la composizione e l’insieme caotico degli elementi che però appaiono tutti orientati verso un medesimo fine. La seconda foto ripropone il contrasto tra la semplicità del gesto di offrire un po’ d’acqua e la preziosità di ciò che rappresenta per chi la riceve.

 

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