Data / Ora
Date(s) - 08/11/2019
21:00 - 23:00
Luogo
Casa dei Serlesi
Categorie
L’Associazione NaturArteNatura Vi invita
a partecipare ad una serata di approfondimento culturale:
COME È CAMBIATA L’ARTE NEL SUO RAPPORTO CON LA NATURA
DALLE PRIME FORME ARTISTICHE ALLE ULTIME TENDENZE
Jessica Bianchera
Daniele Girardi
Pietro Caccia Dominioni
Venerdì 8 novembre 2019
ore 21:00
Casa dei Serlesi
Via XXV aprile 18
Frazione di Villa
a lato del campo sportivo
Ingresso Libero
Fin dall’antichità l’arte ha sempre cercato una relazione con la natura, l’ambiente, il paesaggio: come esplorazione del mondo e ricerca identitaria (le pitture rupestri di epoca paleolitica e neolitica), a scopo prevalentemente decorativo (affreschi e trompe l’oeil nella pittura parietale romana) o come modello da imitare e riprodurre (sia in epoca classica che rinascimentale); come elemento accessorio (per lo più come sfondo) e simbolico nell’ambito della pittura di storia e nella ritrattistica o come genere autonomo con la nascita della pittura di paesaggio. Nell’Ottocento, con il Romanticismo, natura e paesaggio divengono manifestazione dell’infinito, principio del tutto e svolgono un ruolo fondamentale nel veicolare l’alto grado di sconvolgimento passionale dello Sturm und Drang, mentre con l’Impressionismo nasce la pittura en plan air: gli artisti lasciano i propri studi per dipingere nella natura, per sentirla. Ma se fino a questo momento il rapporto tra arte, natura, ambiente e paesaggio si riscontra per lo più in pittura, con l’avvento dell’epoca contemporanea e il progressivo allontanamento degli artisti da un approccio mimetico e imitativo nei confronti della realtà, con la smaterializzazione dell’immagine e dell’oggetto artistico, anche il rapporto tra arte, natura, ambiente e paesaggio muta rapidamente e si fa prima distaccato, poi immersivo ed esperienziale. Così, se l’Ultimo Naturalismo, negli anni Cinquanta, sembrava sancire la fine di questo sodalizio, l’Arte Povera nei Sessanta arriva a utilizzare gli elementi stessi della natura come oggetto e soggetto dell’opera d’arte, mentre nei Settanta la Land Art trasforma ambiente e paesaggio nel luogo prediletto di operazioni su larga scala, tanto spettacolari quanto condizionate dall’inevitabile scorrere del tempo. Proprio in questo contesto si sviluppano, inoltre, approcci di tipo trasversale, che recuperano un certo senso esistenziale del rapporto con l’ambiente e il paesaggio, puntando tutta l’attenzione sull’esperienza, sullo stare nella natura e “attraversarla lasciandosi attraversare”. Oggi, in un generale clima di proliferazione dei linguaggi e delle operatività, gli artisti si relazionano con natura, ambiente e paesaggio attraverso svariate modalità e mezzi: dalla pittura alla fotografia, dal video alla performance, dalla scultura all’installazione; nei musei come negli spazi pubblici, nelle gallerie o nel pieno della natura selvaggia. Gli approcci sono vari e molteplici: alcuni di stampo marcatamente ecologista e ambientalista, altri di natura strettamente scultorea o installativa, altri ancora si caratterizzano per un approccio diretto, immersivo e totalizzante.
Il talk si propone come una conversazione aperta e partecipata, un excursus per ripercorre il rapporto tra arte/natura/ambiente/paesaggio nella storia dell’arte dall’antichità ai giorni nostri con un focus sulla contemporaneità. In chiusura, si propongono due esempi di progetti di arte pubblica che in maniera completamente diversa e antitetica hanno cercato una relazione con la cittadinanza rivolgendosi non solo e non tanto agli addetti ai lavori, ma prima di tutto a chi abita un luogo: Arte Sella, un progetto trentennale che con la volontà di rinsaldare il legame tra arte / natura / ambiente / paesaggio ha portato alla creazione di un parco sculture nella montagna della Val di Sella; Legarsi alla montagna, l’opera partecipata di Maria Lai, la quale, chiamata a realizzare un monumento per il suo paese natale – Ulassai – coinvolge tutti gli abitanti nella creazione di un lavoro che oltre a rappresentarne l’identità si rivela una preziosa occasione di conoscenza, autoanalisi, relazione, riscoperta
Jessica Bianchera (Castiglione delle Stiviere, 1987). Storico dell’arte e curatore indipendente, si laurea in storia dell’arte contemporanea nel 2013 presso l’Università degli Studi di Verona e nel 2018 consegue il titolo della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. È cultore della materia per la cattedra di storia dell’arte contemporanea dell’Università di Verona, direttore artistico di Spazio Cordis e presidente di Urbs Picta, associazione culturale attiva nella promozione e organizzazione di eventi culturali al fine di favorire la conoscenza e la fruizione consapevole dell’arte contemporanea. Scrive per “Exibart” e altre riviste d’arte contemporanea come “Espoarte” e “Op.Cit. Selezione della critica d’arte contemporanea”. Collabora con ArtVerona e altri enti, musei, gallerie e associazioni per la realizzazione di progetti di ricerca e di curatela.
Pietro Caccia Dominioni (Milano, 1985). Collezionista, ha collaborato con il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto dal 2006 al 2008; è stato responsabile tecnico presso la Galleria d’Arte Moderna Raccolta Lercaro di Bologna tra il 2009 e il 2010; dal 2010 a oggi è curatore e resposabile tecnico presso la PanzaCollection di Mendrisio.
Daniele Girardi (Verona, 1977). Artista, nel 2000 si trasferisce a Milano dove studia all’Accademia di Belle Arti di Brera; nel 2006 gli viene assegnata una borsa di studio all’ISCP di New York City, dando inizio al suo interesse per il viaggio e alle residenze nei luoghi remoti e selvaggi. La sua ricerca attuale si basa sulla relazione tra esperienza e visione in direzione di una progressiva e totalizzante compenetrazione tra arte e vita. I suoi lavori fanno parte di collezioni private e pubbliche come quella del MACRO Museo di Arte Contemporanea di Roma e quella della GAM Achille Forti di Verona. Collabora con gallerie e curatori sia in Italia che all’estero. Tra i progetti più recenti si ricordano: North Way, lavoro di ricerca trasversale all’esperienza che dal 2014 al 2019 lo ha portato a esplorare prima la Val Grande (area Wilderness al confine tra Italia e Svizzera), poi i paesi scandinavi (Norvegia, Svezia, Finlandia) e la mostra Everyday Life Economia globale e immagine contemporanea presso il MART | Galleria Civica di Trento. Vive e lavora tra Verona e Milano.