Il giorno 6 dicembre 2020 si è svolto a Milano un meeting informale tra la giovane ambientalista CheryCadeline, proveniente da Singapore e rappresentante della sua nazione durante la COP 25 svoltasi a Madrid lo scorso dicembre, e alcuni rappresentanti di Gian e Gian-Giò, insieme ad altri partecipanti e spettatori interessati. L’incontro si è svolto in sede fornita dall’associazione A.C.U.A. ed è stato strutturato in due momenti: una prima fase svoltasi al fine di un’iniziale conoscenza tra le parti e una seconda di presentazione delle rispettive associazioni, obiettivi e attività.
La prima fase, in forma di semplice chiacchierata durante l’ora di pranzo, è stata forse il momento
maggiormente costruttivo, in quanto ha permesso alle due parti, non dovendosi attenere a temi specifici, di conoscersi l’un l’altra e comprendere meglio le culture che hanno portato allo sviluppo di un pensiero ambientalista e i contesti sociali con cui si sono dovuti rapportare, evidenziando elementi comuni e differenze derivanti da due società di così diversa genesi culturale.
La seconda fase è stata impostata in modo da chiarire il ruolo che le associazioni, o i singoli, presenti all’incontro, si attribuiscono e i relativi metodi di azione. Ci sono stati ulteriori scambi di opinioni e di condivisione della visione ambientalista delle parti, entrando più nello specifico e comprendendo concretamente gli ostacoli che ci si trova ad affrontare, naturalmente uniti ai successi ottenuti. Sono stati, inoltre, presentati progetti e obiettivi futuri che potrebbero dare spazio anche a collaborazioni tra le parti.
La giovane singaporiana è sembrata molto entusiasta di conoscere una nuova realtà, appartenente ad una nazione a lei poco conosciuta; dall’altro lato è stata da lei portata un’importante testimonianza di una società a molti poco conosciuta, evidenziando un pensiero con origini molto diverse da quelle occidentali, ma allo stesso tempo con molti punti in comune.