Sezione di Saviore
La Storia della Sezione G.I.A.N. di Saviore
La sezione G.I.A.N. di Saviore dell’Adamello è nata l’1 luglio 1987 grazie all’iniziativa di Marinella Gabelli e Italo Bigioli. Comincia così, all’interno di una piccola casa da loro acquistata nella parte storica del capoluogo, un’esperienza fondata su una scelta fondamentale: il turismo dolce, inteso come immersione nella natura vivente e azione in difesa degli equilibri naturali. Scelta che poteva perciò acquisire pienamente senso specialmente in un luogo molto bello dal punto di vista paesaggistico, integro, per quanto possibile, nei suoi valori naturalistici ed estraneo a flussi turistici, quale appunto Saviore dell’Adamello.
L’inizio di quest’avventura non è stato però affatto facile; la presenza dei soci in un piccolo villaggio fino a quel momento estraneo a visite esterne, fu presto elemento di discussione nella comunità locale e portò addirittura alla chiusura della casa. Questo fatto, lungi dal porre fine a quest’esperienza, rappresentò una motivazione ulteriore nel proseguimento del progetto iniziale. Infatti, Volker Ebent, dirigente dei Naturfreunde del Baden-Wuertemberg, in visita a Saviore, decise di scrivere una lettera al Tribunale Amministrativo Regionale di Lombardia per ribadire i fondamentali principi e le finalità sociali delle case degli Amici della Natura e dunque criticare l’infelice scelta di impedire l’attività di una di esse. Dopo poco, la vittoria ottenuta in tribunale con l’ordinanza di riapertura della casa fu vissuta da tutta la comunità di Saviore come un impulso positivo verso una prospettiva di sviluppo e di valorizzazione della montagna.
Naturalmente ci vollero molto tempo ed energie per dimostrare l’esistenza di uno spazio per costruire un’economia legata al turismo dolce e per far rivalutare l’importanza del ruolo del Parco dell’Adamello come tramite per entrare in una rete nazionale ed internazionale. Il primo impegno che vide la sezione direttamente attiva e capace di ispirare e collaborare con le associazioni della Valcamonica fu in difesa della Val Salarno, una delle grandi valli dell’Adamello, da un nefasto progetto di asfaltatura. La sezione G.I.A.N. andò crescendo in numero di soci ed in presenze e così nel 1994 iniziò la campagna: “Un Parco per l’Europa” alla quale parteciparono nuovamente tutte le associazioni ambientaliste camune. Un anno fondamentale per la vita della sezione fu il
1995 quando vennero presentate al Presidente del Parlamento Europeo Klaus Hentsch, 6711 firme di cittadini che chiedevano l’istituzione di un grande parco naturale nelle Alpi centrali attraverso l’unione di sei grandi aree naturali e del grande patrimonio culturale rappresentato dal “Santuario rupestre camuno”. L’incontro con Ola Cassadore Davis e Michael Davis, rappresentanti degli Apache San Carlos, ha poi dato il via ad un percorso di approfondimento sul tema del sacro nella natura. Ancora oggi, in alcune delle attività portate avanti dalla sezione sono coinvolti i rappresentanti del popolo Lakota-Sioux, come l’amico Geshe Lha Tenkiong, dottore e monaco tibetano.
Le attività della Sezione G.I.A.N. di Saviore
Le attività svolte dalla sezione di Saviore hanno seguito l’ispirazione originaria dei fondatori di NFI (International Naturefriends) il cui slogan suonava: “BERG FREI!”
“MONTAGNA LIBERA!” ha risposto la sezione di Saviore attraverso un constante impegno in difesa degli equilibri naturali, della biodiversità, degli animali selvatici, dell’autentica cultura montanara che quella biodiversità ha promosso, difeso e moltiplicato nei secoli.
Ecco alcune delle attività portate avanti dalla sezione:
- Difesa della natura attraverso un’azione quotidiana, nonché uscite didattiche con le scuole, per la pulizia dei sentieri da ogni rifiuto
- Promozione della cultura tradizionale attraverso il recupero condiviso da tutta la comunità delle feste antiche, degli usi popolari, delle erbe officinali e delle sorgenti
- Collaborazione con le associazioni ambientaliste della Valcamonica nelle battaglie contro lo sfruttamento selvaggio dei torrenti
- Celebrazione equinozi e solstizi
- Collaborazione ormai storica con gli Apache San Carlos dell’Arizona (USA), con i Lakota della Riserva di Pine Ridge in Sud Dakota (USA) e con il Venerabile Geshe Lobsang Tenkiong, profugo tibetano originario della regione del Kham (Tibet orientale); da questa collaborazione nascono numerose attività nella nostra valle, una delle quali, quella con i disabili della cooperativa “Il Cardo” di Edolo, che consideriamo preziosa e fondamentale
- Dialogo spirituale, progetto nato per creare un confronto sul piano spirituale con altri popoli e culture
- Escursione di un paio di giorni per rievocare l’antica transumanza, in cui si ripercorre il tragitto anticamente attraversato dai pastori ed il bestiame
- Escursione annuale nata dal gemellaggio con gli Apache delle riserve di San Carlos e White Mountain, dell’Arizona. Quest’ultimi in segno di protesta per la costruzione di un osservatorio astronomico sulle vette della loro montagna sacra Dzil nchaa si an, ogni anno dal 1992 compiono la Sacred Run, una corsa a staffetta, come pellegrinaggio, come affermazione del diritto alla libertà di culto, e come protesta contro la profanazione subita. Per solidarietà, in concomitanza, in quel di Saviore si reinterpreta la Corsa Sacra portando il testimone sulla vetta del Monte Re di Castello
Riferimenti:
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Indirizzo Segreteria:
Via Guani 12 – 25040 – Saviore dell’Adamello (BS)