Il Burkina Faso è uno dei paesi più poveri del mondo e per sopravvivere centinaia di migliaia di Burkinabé sono costretti a migrare nei paesi confinanti in cerca di lavoro. Alcuni di essi, affrontando le insidie del deserto del Sahara e la altrettanto pericolosa traversata del Mediterraneo, sono giunti fino da noi in Europa. La sezione Gran Pino del G.I.A.N. ha avuto e tuttora ha il piacere di ospitare ormai da una decina di anni uno di loro: Boukary Salbre, frattempo parte consigliere della sezione. Ascoltando i suoi racconti sulle condizioni di vita nel suo villaggio nativo, la sezione Gran Pino ha deciso di aiutare queste persone, costrette a vivere in estrema povertà. Il primo progetto partiva nel 2016 e consisteva nella costruzione di un pozzo d’acqua in grado di fornire acqua potabile al villaggio di Dango-Bangagou.
La disponibilità di acqua potabile e la sua fornitura sicura fanno parte dei diritti dell’uomo. La delegazione del Gran Pino, che si è recata sul posto ad inizio 2018 per seguire i lavori di costruzione di questo primo pozzo, si è resa conto che un solo pozzo non sarebbe stato sufficiente a garantire a tutta la popolazione (ca. 1000 abitanti) questo diritto fondamentale. La condivisione di questa esperienza direttamente in loco, in Africa con i soci del G.I.A.N. sezione Gran Pino e la popolazione locale ed i primi incoraggianti risultati del progetto hanno fatto nascere l’idea di realizzare un secondo pozzo per completare la rete idrica del villaggio. Il comitato del villaggio che gestisce il pozzo ha dimostrato le competenze necessarie alla sua gestione e affidabilità e nel 2020 è stato realizzato il secondo pozzo, questa volta con una pompa elettrica alimentato da panelli fotovoltaici.
Inoltre sono stato piantato 150 alberi da frutta. Gli abitanti sono responsabile della manutenzione dei due pozzi d’acqua e delle piantagioni. Inoltre il villaggio gestisce in turni settimanali la raccolta dei rifiuti del paese. Il progetto ha messo a disposizione un carro fatto appositamente da un fabbro locale e dei bidoni di spazzatura. Il villaggio – oltre ai turni di pulizia – organizza incontri informativi sul comportamento rispettoso verso l’ambiente.
Quest’anno siamo in fase di preparazione del terzo progetto: “Bootiminto – verso un futuro migliore”. Il progetto, di durata triennale, intende garantire l’accesso alla formazione prescolare, attualmente assente, per i bambini di Dango-Bangagou e dei villaggi limitrofi. Per il raggiungimento dell’obbiettivo si prevede di conseguire due risultati. Il primo è rendere operativa e funzionante una scuola materna. Il secondo risultato è migliorare l’alimentazione dei bambini con il servizio mensa. Il progetto nasce da un bisogno specifico delle donne del villaggio le quali hanno richiesto di avere una scuola materna per dare sia una possibilità di formazione ai propri figli sia per essere in parte sollevate dalla gestione dei bambini e avere più tempo da dedicare ad attività alternative che a loro volta possano migliorare la loro condizione di vita. A questo si è aggiunta la riflessione del G.I.A.N, positivamente accolta dal villaggio, di avere un servizio di mensa che possa dare un pasto regolare e bilanciato dal punto di vista nutrizionale, anche in considerazione dell’alto tasso di malnutrizione presente tra i bambini della fascia 3-5 anni.
I benefici della prescolarizzazione dei bambini sono riconosciuti in termini di maggiore sviluppo cognitivo dei bambini, ma perché la frequenza alla scuola materna porti dei risultati, è infatti necessario che a questa sia associata un’alimentazione equilibrata che garantisca anche il corretto sviluppo fisico. Le attività previste per il primo risultato sono la costruzione dell’edificio scolastico, che in accordo con la normativa del paese, sarà dotato di tre classi per un totale di 150 bambini oltre all’alloggio per la maestra/o bagni e altri locali e di un impianto fotovoltaico per l’autosufficienza energetica, la contrattazione dell’insegnante e l’acquisto del materiale didattico.
La scuola verrà costruita su un terreno comunitario di due ettari che gli abitanti hanno messo a disposizione. Le attività previste per il secondo risultato sono lo scavo di un pozzo per portare acqua ad un orto comunitario che rifornirà la mensa di ortaggi e frutta, la realizzazione dell’orto stesso (recinzione, impianto di irrigazione, ecc.). Nel primo anno verrà realizzato il pozzo, l’orto e si consoliderà il gruppo locale che ne seguirà la gestione. Nel secondo anno verrà realizzata la scuola e resa operativa con la formazione delle classi e l’elaborazione del piano formativo. La didattica sarà incentrata sulla socializzazione dei bambini, il gioco creativo libero con materiali naturali come il legno, la creta, ecc. lo sviluppo di competenze artistiche (disegni, collage, musica, danza, canto, ecc.) e manuali (piccoli lavori con creta, cera, lana, stoffa, creazione di un piccolo orto dei bambini,…), capacità di ascolto e racconto di storie e primi rudimenti di matematica. Nel secondo anno di progetto si consolideranno le attività dei primi due anni. La cucina della scuola verrà inoltre arricchita dall’installazione di un forno solare che si spera possa essere un’innovazione tecnologica successivamente diffusa nel resto del villaggio.
Per la riuscita del progetto si è scelta una strategia di intervento che pone gli abitanti del villaggio al centro delle attività. Il gruppo che già ora si occupa della manutenzione dei pozzi, della cura degli alberi e dei turni della raccolta rifiuti e che conta circa 30 membri, si occuperà anche del funzionamento della scuola e della gestione comunitaria dell’orto. Il gruppo ha deciso per ora di non costituire un’associazione formalmente riconosciuta. Il GIAN condivide questo approccio perché anche se il gruppo, ha già dimostrato una grande capacità organizztiva, ha bisogno di tempo per consolidarsi, trovare i propri equilibri interni ed far emergere le figure in grado di prendere in carico la gestione di un’associazione strutturata, ma si puo sperare che durante il progetto triennale la costituzione di una sezione Amici della Natura vedrà la sua nascita. La sezione GIAN Gran Pino affiancherà gli abitanti del villaggio attraverso il costante contatto dall’Italia e con tre missioni in loco. Il primo anno la missione, di un mese, seguirà parte dei lavori di costruzione di scavo del pozzo e della realizzazione dell’orto comunitario. La seconda missione, nel secondo anno, sempre di un mese, sarà incentrata sulla costruzione e la operatività della scuola (contrattazione del maestro e della cuoca, piano didattico, ecc.) Il terzo anno sarà dedicato al consolidamento delle attività della scuola, l’introduzione del forno solare e la discussione delle azioni da realizzare per gli anni successivi. Si prevede di continuare a sostenere i costi della scuola per altri 5 anni per dare modo a questo processo di sviluppo economico di crescere gradualmente mettendo anche in rete i villaggi limitrofi.
In parallelo sarà portato avanti la creazione di un gruppo locale Amici della Natura. Il gruppo farà da tramite tra le varie realtà nascente – orti, scuola, raccolta rifiuti e avrà una sua sede nei locali della scuola.
De Bootiminto – per un futuro migliore!
Cecina, febbraio 2021