Il 12 ottobre 2024, a Saviore dell’Adamello, si è svolto un incontro intitolato “Dalla parte del Fiume: il ruolo del cittadino nella tutela dei fiumi”, organizzato dal Gruppo Italiano Amici della Natura all’interno di un più ampio progetto di scambio culturale internazionale organizzato con delegazioni dell’associazione provenienti da Austria e Portogallo.

Il convegno è stato ideato con il desiderio di parlare di ecosistemi fluviali provando ad uscire dalla visione puramente antropocentrica per approdare dalla parte dei fiumi, mettendo alla luce cosa sono questi complessi elementi del territorio e comprendere di cosa hanno bisogno per stare bene.

L’incontro è stato un esempio concreto di come l’interdisciplinarietà sia uno strumento rivoluzionario all’interno di un sistema educativo troppo spesso settorializzato e apatico. Nelle due ore di dialogo, ecologia e ingegneria fluviale si sono intercambiante in interessanti riflessioni sullo stato di salute dei fiumi, sia da un punto di vista morfologico che ecologico, e delle forme di vita che li popolano, dai macroinvertebrati alla vegetazione riparia.

Cambiando punto di vista, andando oltre la semplice visuale che si ha solitamente da un ponte, è possibile comprendere come lungo queste “lunghe linee” si nascondono complessi fenomeni naturali che tendono sempre a un equilibrio dinamico. I fiumi, infatti, sono in costante movimento, seppur lentamente rispetto alle velocità a cui l’uomo è abituato, e hanno bisogno di spazio per esprimersi e per poter alimentare quei servizi ecosistemici di cui l’essere umano, in fin dei conti, ha bisogno. Parlare di fiumi ad un pubblico curioso ed eterogeneo è stata un’importante occasione per tornare ad essere confidenti con questi paesaggi e per tornare a portarne rispetto.

Il convegno si è concluso con un approfondimento di realtà e strumenti partecipativi, quali il CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale) e i Contratti di Fiume, con cui il singolo cittadino può entrare in contatto, confrontarsi e soprattutto dare il proprio contributo per ripristinare un nuovo equilibrio con gli ecosistemi fluviali e il territorio in generale.

Riqualificazione fluviale-ambientale, consapevolezza e adattamento sono gli strumenti che ad oggi abbiamo per analizzare in modo critico il presente e creare, tutti insieme, un futuro sostenibile e in grado di essere resiliente agli effetti del cambiamento climatico.

Luca Fantuzzi

 

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