Pubblichiamo la risposta della Direzione Generale per la sicurezza del suolo e dell’acqua del Ministero della Transizione Ecologica ai pescatori della Val di Scalve riguardante la situazione di pesante sfruttamento dei torrenti da parte di derivatori senza scrupoli. Ricordiamo che la denuncia è stata presentata con il Comitato centraline di Valle Camonica-per l’acqua che scorre. Come leggerete si tratta di una presa di posizione molto precisa e puntuale, il Ministero chiede di essere informato perché non potrebbe ammettere la violazione dei principi contenuti nella Direttiva Quadro Acque dell’Unione Europea, in modo particolare sul Deflusso Ecologico e sulla Continuità Fluviale. Sarà dura per la Provincia di Bergamo e per la Regione Lombardia: da troppo tempo autorizzano impianti in aperto contrasto con questi principi e nulla fanno concretamente per contenere comportamenti improntati unicamente all’avidità. Cercheremo di usare questa autorevole presa di posizione per informare i cittadini e organizzare anche una manifestazione in Val di Scalve entro l’estate. Intanto ci sentiamo confortati dal fatto di poterci sentire dalla parte della legge, tutto quello che facciamo è perfettamente legale e semmai sono sindaci, amministratori provinciali e regionali a dover dimostare quanto i loro comportamenti siano aderenti alle leggi europee e nazionali. Italo (Presidente della sezione Saviore Dell’Adamello degli Amici della Natura)

 

 

 

 

 

leggi l’esposto sul fiume Dezzo 

 

 

 

 

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