Sabato 14.09.2024 ho partecipato, in rappresentanza informale del GIAN, ad un workshop organizzato da FreshWater Watch Parma, finalizzato alla formazione di volontari nell’ambito di monitoraggio della qualità ecosistemica dei corpi idrici superficiali della provincia di Parma. Di seguito vi riporto un breve riassunto della mia esperienza, per di rendervi partecipi di una realtà che forse non conoscete e nella speranza di fornire potenziali spunti per l’organizzazione di attività future.
FreshWater Watch è un progetto globale gestito da Earthwatch Europe, un ente di beneficenza ambientale. I principali obiettivi sono formare e dare potere alle comunità di tutto il mondo per misurare e monitorare la salute dei loro fiumi, laghi, corsi d’acqua, stagni e zone umide, in modo da poter ripristinare le risorse di acqua dolce, insieme.
Gli scienziati facenti parte del progetto forniscono una formazione completa a tutti coloro che prendono parte alla raccolta dati globale e ci assicuriamo che i nostri partecipanti abbiano le risorse necessarie per svolgere il proprio campionamento in modo sicuro e responsabile.
Attraverso l’espansione Fresh Water Watch in tutto il mondo, gli obiettivi sono:
- Collegare le persone agli ecosistemi di acqua dolce, accrescendo la loro consapevolezza e comprensione e motivando l’azione per migliorare la salute dei corpi idrici
- Consentire alle persone di monitorare l’efficacia delle attività di ripristino e il loro impatto sulla qualità dell’acqua dolce
- Collaborare direttamente con le aziende per fornire un sistema di allerta precoce per gli eventi di inquinamento e informare le politiche di gestione delle acque dolci
- Consentire alle comunità di raccogliere dati sull’acqua dolce e contribuire alla rendicontazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello nazionale
Durante l’incontro è stata svolta una dettagliata analisi del contesto territoriale, sociale, culturale, normativo ed ecologico in cui si colloca il progetto in particolare contribuendo ad identificare e presentare le normative vigenti in materia, gli organi di competenza e descrivere quale sia lo stato attuale di monitoraggio e della qualità dei corpi idrici del Comune di Parma.
Di seguito riporto brevemente l’indice riassuntivo degli ospiti e degli argomenti trattati durante la mattinata, affinché possiate farvi una vaga idea degli argomenti trattati:
Durante le attività pomeridiane sono stati esplorati gli indici e i metodi di monitoraggio della qualità delle acque superficiali e degli ambienti perifluviali.
In particolare sono stati mostrati i metodi di campionamento, evidenziando l’estrema semplicità dei metodi, che li rendono applicabili da qualsiasi cittadino volontario interessato, previo breve addestramento (massimo 2/3 ore).
Le attività portate come esempio erano finalizzate all’analisi della qualità delle acque dolci, con due kit per il rilevamento dei livelli di Nitrati e di Fosfati (mostrati in Figura 1), oppure attraverso il rilevamento dei livelli di torbidità dell’acqua. Questi valori, unitamente ad altre osservazioni di carattere qualitativo dell’area, quali la composizione paesaggistica per definire il grado di antropizzazione dell’area, risultano fondamentali, per chi elaborerà successivamente i dati, per definire la qualità di quell’ambiente.
È stato poi presentata la metodologia adottata dal progetto RiVe, finalizzata alla raccolta dati per la definizione dello stato di salute della vegetazione riparia (ovvero la vegetazione che cresce sulle sponde dei fiumi), il cui ruolo è fondamentale per il mantenimento e lo stato di buona salute degli ecosistemi fluviali. Anche in questo caso al fine della raccolta dati è necessario semplicemente seguire le indicazioni della scheda di campionamento, indicando le specie osservate ed altre caratteristiche misurabili visivamente.
Concludo lasciandovi i link delle varie pagine web dei diversi progetti allegati al file, in modo che chiunque sia interessato possa approfondire gli argomenti accennati.
Adamo Irma