Lo scorso luglio 2020, la World Fish Migration Foundation ha pubblicato il primo Living Planet Index for Migratory Freshwater Fish species. Questo rapporto ha concluso che le popolazioni ittiche migratorie che sostengono gli ecosistemi fluviali e marini sono diminuite in media del 76% della loro precedente diversità e abbondanza. Centinaia di milioni di persone dipendono da queste specie per il loro sostentamento, per il cibo e la stabilità economica.

Uno dei maggiori impatti sono gli innumerevoli sviluppi e attività infrastrutturali che stanno attualmente esaurendo le risorse fluviali del mondo, determinando alti livelli di declino ed estinzione delle specie di acqua dolce. Ci sono milioni di dighe, sbarramenti, chiuse e canali sotterranei che frammentano i nostri corsi d’acqua e bloccano le rotte migratorie.

Tuttavia, c’è ancora tempo per agire per ripristinare le popolazioni di pesci d’acqua dolce migratori. Rimuovendo le barriere nella corrente e riportando i fiumi a uno stato di flusso libero, i pesci e molte altre specie prospereranno. Nella sola Europa, ci sono almeno 100.000 barriere obsolete che ostacolano importanti rotte migratorie. È tempo di rimuovere questi e molti altri in tutto il mondo a beneficio della natura e delle persone.

I cittadini di tutto il mondo stanno agendo su questo problema, come mostrato nella Giornata mondiale della migrazione dei pesci. Ci aspettiamo un’azione dai governi e li invitiamo a impegnarsi a proteggere le comunità, le economie e la biodiversità riportando le popolazioni ittiche migratorie a livelli sani e sostenibili.

Invito all’azione: sfidiamo i leader del mondo a intraprendere un’azione politica rapida per creare e attuare un piano di ripresa di emergenza per ripristinare e proteggere le nostre popolazioni di pesci d’acqua dolce con le seguenti due azioni prioritarie:

  1. Proteggere in modo permanente tutti i rimanenti fiumi a flusso libero
  2. Rimuovere le barriere fluviali obsolete: dare la priorità alle barriere ad alto impatto per ripristinare la connettività fluviale

Il GIAN – Gruppo Italiano Amici della Natura sottoscrive questa lettera con l’impegno di dare il buon esempio e di agire insieme per prendervi cura, ripristinare e combattere per riportare in vita gli ecosistemi di acqua dolce. Imploriamo tutti i politici globali e i responsabili politici di fare lo stesso e di agire prima che sia troppo tardi.

 

Date: 29/11/2020
Il Presidente GIAN
Facchetti Christian