Recentemente, ho avuto il piacere di partecipare come relatore a un convegno organizzato dall’associazione naturalistica “Amici della Natura”. L’associazione, da sempre impegnata nella promozione di iniziative a favore della tutela ambientale, ha scelto di dedicare questo incontro ai corsi d’acqua, evidenziandone il valore ecologico e il ruolo cruciale nella salvaguardia della biodiversità.

 

Nel corso del mio intervento, ho illustrato le principali attività di Citizen Science in ambito fluviale condotte nel nostro territorio, soffermandomi sulle sfide operative legate al coordinamento dei volontari e alla raccolta sistematica di dati. L’obiettivo era sensibilizzare il pubblico sull’importanza della partecipazione collettiva nella protezione e nello studio degli ecosistemi acquatici. In questa prospettiva, ho voluto mettere in evidenza come il coinvolgimento attivo dei cittadini rappresenti una risorsa preziosa per la raccolta di dati, il supporto alla ricerca scientifica e il monitoraggio continuo della salute dei fiumi. La mia presentazione ha incluso esempi pratici di progetti, sia italiani che internazionali, dimostrando come queste iniziative siano strumenti efficaci non solo per ottenere informazioni utili, ma anche per accrescere la consapevolezza ambientale all’interno delle comunità locali. Attraverso tali progetti, infatti, i cittadini possono trasformarsi da semplici osservatori a protagonisti attivi della conservazione ambientale.

Uno degli aspetti più significativi del convegno è stata la partecipazione di delegazioni provenienti dal Portogallo e dall’Austria, membri della rete europea degli “Amici della Natura”. Questa dimensione internazionale ha permesso di ampliare il dibattito, offrendo una visione più completa sulle strategie di monitoraggio fluviale adottate nei diversi paesi. Le delegazioni straniere hanno condiviso esperienze e metodologie implementate nei rispettivi contesti nazionali. Questo dialogo ha rappresentato un’opportunità unica per confrontare le strategie italiane con quelle adottate all’estero e per recepire nuove idee e strumenti applicabili al nostro contesto. La varietà di approcci emersa ha sottolineato l’importanza della collaborazione transnazionale e della condivisione di conoscenze per affrontare problematiche comuni come l’inquinamento, l’alterazione degli habitat e i cambiamenti climatici.

Partecipare a questo convegno è stata un’esperienza formativa e stimolante. Da un lato, ho avuto la possibilità di condividere la mia esperienza e i risultati delle attività svolte nel nostro territorio; dall’altro, il dialogo costruttivo con i rappresentanti di altri paesi europei e il pubblico presente mi ha permesso di ampliare le mie prospettive e arricchire le mie competenze. Ritengo che iniziative come questa siano fondamentali per promuovere una cultura della partecipazione attiva e della cooperazione internazionale nella conservazione ambientale. La Citizen Science si conferma uno strumento potente per avvicinare comunità e ricerca, favorendo un’interazione costruttiva tra cittadini, scienziati e istituzioni. Sono grato all’associazione “Amici della Natura” per avermi offerto l’opportunità di contribuire a questa importante missione, che ritengo cruciale per il futuro del nostro pianeta.

Marco Cossu

 

 

 

 

 

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