Ci risiamo – in un’Europa (giustamente) allarmata dal terrorismo, dalla Brexit e dalla crisi economica è iniziato due settimane fa il 14° round di negoziati sul TTIP…E quanti di noi ne hanno sentito parlare diffusamente in TV? Pochi e di sfuggita….Continua infatti a regnare la cappa di silenzio sebbene questo trattato abbia effetti più che tangibili sulla vita di tutti noi…
C’è da dire che non è un bel momento per i negoziati: con aria sconsolata molti politici (tra cui il nostro ministro Calenda, da sempre grande sostenitore del trattato) ammettono che il TTIP non vedrà la luce a breve, questo perché mancano pochi mesi alla fine del mandato di Obama. Le elezioni americane saranno una bella incognita per il futuro dell’Europa e del mondo: se da un lato Trump non vede di buon occhio il trattato, dall’altro preoccupa quello che il magnate potrebbe combinare nella stanza dei bottoni mondiale.
Altri politici cominciano poi a ‘sganciarsi’ dal trattato – si veda il presidente francese Hollande, anche se forse le sue motivazioni sono più da ricondursi al suo indice di gradimento in caduta libera.
Come al solito è l’informazione l’unica via d’uscita: è grazie ai leaks e ai vari scandaletti se ogni tanto si parla del trattato: solo di fronte a questa aumentata consapevolezza del popolo molti governanti stanno facendo un minimo di retromarcia… La conoscenza fa paura anche nell’anno 2016.

cartolina-da-milani

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